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Progettare il cambiamento

Nel percorso di cambiamento, che sia una ristrutturazione o una nuova costruzione, il progetto architettonico descrive la migliore soluzione possibile e ne consente la realizzazione nel rispetto dei vincoli economici, temporali, normativi, dimensionali.

Da un lato il progetto deve essere comprensibile e completo di tutta la documentazione necessaria a descrivere l’opera, quali ad esempio elaborati grafici, computometrico, cronoprogramma, relazioni tecniche, affinché sia la Committenza che gli altri operatori ne abbiano potuto valutare approfonditamente tutte le parti:
Dall’altro deve tenere in considerazione l’opera nella sua complessità tramite la risoluzione degli apparenti contrasti che caratterizzano la situazione specifica: forma e funzione, standard e personalizzazione, normativa e autonomia, etica e interessi personali, desideri e concrete disponibilità.

Tuttavia per elaborare il progetto è necessario un processo strutturato, frutto di dedizione e metodo, e composto da fasi ben precise. È il percorso che consente di partire da un’idea e arrivare alla soluzione.

Questo processo è la progettazione: l’insieme delle attività e dei passaggi che si svolgono per ideare, pianificare e definire il Progetto.

Include attività come la raccolta di informazioni, l’analisi dei requisiti, la generazione di idee, la creazione di bozze, l’ottimizzazione della soluzione.
La progettazione garantisce l’interazione sana tra tutti i soggetti coinvolti e al termine di ogni fase, prima di procedere, verifica il pieno riscontro delle aspettative della Committenza.

Il ruolo della progettazione

L’esperienza insegna che la vera libertà di individuare la soluzione è concentrata prima del cantiere: in questo momento le possibilità di scelta sono ampie, è possibile valutare adeguatamente tutte le criticità, ottimizzare costi e tempi, individuare consapevolmente eventuali compromessi, mantenere la qualità dell’opera, comprendere in profondità il percorso e i suoi elementi.

Questo fenomeno è ben espresso nella curva di Patrick MacLeamy, architetto americano, ex CEO di HOK, uno dei più influenti studi di architettura al mondo, nonché presidente di buildingSMART International.
Il diagramma mostra che, man mano che il processo avanza, più alto sarà il costo delle modifiche al progetto. E questo ha anche una correlazione diretta con potenziali ritardi, sprechi e un aumento dei costi di consegna in fase esecutiva.

In aggiunta, occorre considerare un secondo aspetto: quando una Committenza affronta una ristrutturazione o una nuova costruzione occorre il tempo fisiologico necessario per comprendere e fare proprie le idee rappresentate, per trasformare i dubbi in certezze e le idee in scelte precise e coerenti anche dal punto di vista tecnico, economico e normativo. 

La progettazione dunque non solo deve precedere l’inizio dei lavori, ma richiede anche un tempo adeguato e ponderato.

E’ questo il motivo per cui il processo deve essere fluido ed efficiente: in questo modo l’investimento iniziale contribuirà al buon esito delle fasi successive con un impatto minimo sul totale dell’opera rispetto ai significativi benefici che ne deriveranno.

Coloro che si accingono a ristrutturare o cambiare casa però potrebbero non avere familiarità con questi aspetti, poiché si trovano ad affrontarle per la prima volta.

E’ pertanto molto importante accordare da subito con il progettista tempi e modalità della progettazione: questo rappresenta il primo passo imprescindibile una volta individuata la necessità di intraprendere un percorso di cambiamento.

Nel progetto di seguito indicato è possibile comprendere quanto avvenuto in concreto per una villa in costruzione presso il Parco Valle Lambro.